Uploaded by Oussama Chrigui

INWIT MODELLAZIONE BIM - Tunisia

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Nell’ambito della digitalizzazione delle stazioni radio-base di proprietà di INWIT S.p.A. si è scelto l’utilizzo della
modellazione BIM come strumento di progettazione e raccolta dati ai fini di un’analisi dettagliata degli asset per
fornire un servizio efficiente ed efficacie agli ospiti delle infrastrutture, controllare tutti i processi durante il ciclo di
vita delle strutture e garantire la concentrazione in un unico elaborato tutte le informazioni utili alla progettazione
e alla manutenzione del sito.
L’impiego della metodologia BIM nella definizione dei progetti delle stazioni radio-base di INWIT è richiesto per ogni
tipologia di intervento ad esse legata, che sia di progettazione preliminare o esecutiva, manutenzione o per verifiche
strutturali.
Possono verificarsi due casistiche:
NUOVO MODELLO – Non è presente il modello in Athena e va creato da zero. Si parte dal template di progetto
che contiene già tutte le viste e i parametri condivisi, comprese le informazioni di progetto. Utilizzando i documenti
a disposizione su INWI ed il rilievo apparati in ERMES si può procedere alla creazione del modello avendo cura di
utilizzare le famiglie fornite da INWIT, tranne in alcuni casi specifici.
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AGGIORNAMENTO DEL MODELLO ESISTENTE – Il modello è già presente all’interno di Athena quindi si
procede al suo aggiornamento e controllo delle informazioni di progetto.
Se non già presenti, è necessario importare dal template tramite “Trasferisci standard di progetto” i modelli di vista,
i parametri progetto e le informazioni progetto.
Tramite un tool di controllo all’interno di Athena verrà restituito un elenco di parametri e famiglie che generano
errore e che andranno necessariamente bonificati all’interno del modello. Utilizzando i documenti a disposizione su
INWI ed il rilievo apparati in ERMES si può procedere all’aggiornamento controllando la corrispondenza con l’ultimo
PDM per quanto riguarda il giro antenne e parabole, e PE e VS presenti per quanto riguarda la struttura.
Le famiglie da utilizzare saranno sempre quelle fornite da INWIT.
Come da Piano di Gestione Informativa ci è richiesto di creare e operare in Revit all’interno di una nuova fase
chiamata “Back Office Asset Management”. Qualsiasi nuovo componente o famiglia aggiunto al progetto andrà
settato con questa nuova fase; se presenti oggetti settati con fasi già esistenti si possono lasciare in quella fase, a
meno che non abbiamo operato delle migliorie importanti ed è bene segnalare che quella geometria è stata
aggiornata in occasione della revisione di Back Office.
Se c’è necessità invece di eliminare e sostituire degli elementi del sistema radiante, si possono settare quelli vecchi
con la fase di demolizione in Back Office Asset Management ed inserire quelli nuovi.
Tra i parametri di istanza da compilare all’interno delle famiglie troviamo:
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gestore : il parametro comparirà per le famiglie di attrezzature elettriche e andrà sempre compilato
basandosi sulla lista dei gestori in allegato al PGI
da validare in sito : il parametro attraverso il quale è possibile indicare la veridicità del dato. Questo dovrà
essere spuntato in assenza delle informazioni utili a definire con certezza la geometria, la posizione o le
caratteristiche dell’oggetto, che però si è modellato lo stesso per completezza del modello.
installato non autorizzato : il parametro dovrà essere spuntato laddove siamo certi che una apparecchiatura
sia stata installata “abusivamente” ovvero si riscontra nel rilievo ma non negli ultimi documenti progettuali
autorizzati.
autorizzato non installato : il parametro dovrà essere spuntato laddove si sia riscontrata un’apparecchiatura
presente negli ultimi documenti progettuali ma non nel rilievo in campo.
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È richiesta la georeferenziazione dell’intervento e l’esatta collocazione del punto base di progetto. Questo è possibile
grazie ad un semplice settaggio (Gestisci > Località) che consente sia di inserire le coordinate manualmente sia di
inserirle attraverso il servizio di localizzazione internet.
Il punto base di progetto ha come proprietà le coordinate assolute di latitudine, longitudine, altimetria e rotazione
rispetto al nord reale del modello. Questo rappresenta l’origine del progetto, con coordinate 0,0,0, e rispetto ad
esso è riferita la posizione di ogni oggetto istanziato. Nel modello il punto base di progetto deve corrispondere, in
pianta, al punto di inserimento della struttura portantenna, quindi: per i roof top sarà la proiezione a terra del punto
centrale della palina o di una delle paline presenti sull’edificio, oppure la proiezione a terra del centro geometrico
del traliccio posizionato sull’edificio; per i raw land sarà il punto centrale a terra del palo o il centro geometrico della
base del traliccio.
Tutte le famiglie sono impostate per giacere sul piano in cui vengono collocate oppure per essere ospitate su una
superficie. Fanno eccezione le famiglie relative alle antenne e alle parabole, per le quali è previsto il parametro “base
antenna” e/o “centro elettrico” che misurano la distanza tra l’oggetto e la quota terreno da far coincidere con il
livello 0 di progetto.
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Le antenne e le parabole devono essere inserite SEMPRE sul livello 0 di progetto e portati in quota tramite
la valorizzazione del parametro “base antenna” e/o “centro elettrico”. Non saranno accettate valorizzazioni
di offset o quota altimetrica da livello e base antenna nulli.
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Per le parti di carpenteria di sostegno antenne, parabole e RRU sono presenti numerose famiglie, invece per
i collegamenti bullonati del palo o della palina (attacco palo-terra, flange tra tronchi della palina,…)
possiamo utilizzare le famiglie modificabili di Revit. Questi collegamenti devono essere quanto più
corrispondenti alla realtà del sito, sia consultando i particolari costruttivi del PE (se presenti), sia sfruttando
semplicemente le foto del rilievo (ovviamente in questo caso riusciremo solo a fare ipotesi sulle dimensioni).
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Può essere spesso utile inserire all’interno di Revit i pdf progettuali di piante e prospetti, opportunamente
scalati, soprattutto per posizionare correttamente gli elementi del sistema radiante quali antenne e
parabole e le loro carpenterie.
Bisogna prestare attenzione all’azimuth delle famiglie se si è ruotato il Nord di Progetto rispetto a quello
Reale e compilare il parametro sempre quando si è nel Nord Reale.
Se si deve introdurre una scala nel modello è preferibile scegliere la famiglia basata su superficie,
da posizionare direttamente nella vista 3D.
Se presente il dettaglio delle armature per la fondazione queste vanno riportate nel modello.
Quando si inseriscono delle famiglie, soprattutto nidificate come i supporti paline, è bene non sovrascrivere
anche le sotto-famiglie già presenti nel modello, perché potrebbe causare sostituzioni di pezzi indesiderate.
Per modificare le dimensioni degli oggetti nelle famiglie si può agire solo sui parametri di ISTANZA e mai
su quelli di TIPO.
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
Gabbia tirafondi (nervata o
non nervata) con emaco
Fondazione a plinto
(di solito simmetrica 4x4 m)
Dado del plinto (profondità
circa 1 m e per le dimensioni
in pianta +20 cm per lato
rispetto alla gabbia)
Strato di magrone
(circa 10 cm)
Allargamento del plinto
(profondità circa 80 cm e per le
dimensioni in pianta +1.20 m
per lato rispetto al dado)

Bullonatura (bulloni posizionati
vicini al perimetro esterno, lasciando
sempre un bordo cautelativo)
Flangia (dimensioni circa +10 cm
rispetto al diametro del palo più
grande)
Irrigidimenti (numero variabile da 6
a 10, dipende dal diametro dei pali)
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
Attacchi antenna orientabili
Supporto paline (i più diffusi
sono con sbracci IPE o scatolari)
(quando sono antenne grandi si
usano due attacchi posti circa
alle estremità delle paline)
Attacco antenna orientabile
(quando sono antenne piccole si
può usare un solo attacco posto
circa a metà altezza delle stesse)
Supporto paline a Y
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
Attacco parabole
Supporto DCA Standard_p
(utilizzato soprattutto sui tralicci)
Supporto DCP Standard_c
Attacco parabole
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Grazie alle possibilità di interoperabilità che le piattaforme BIM ci consentono, si è scelto di predisporre i modelli
delle 22mila stazioni radio-base di proprietà di INWIT S.p.A. per l’elaborazione delle verifiche statiche tramite
software FEM.
Per perseguire tale obiettivo, in fase di modellazione, il modello dovrà seguire delle regole ben precise:
a) Definizione dei materiali delle componenti strutturali (pilastri strutturali, telaio strutturale e fondazioni
strutturali) se riscontrabili nella documentazione;
b) Utilizzo coerente degli elementi strutturali (es. palina creata con elementi della categoria “Pilastri
strutturali” ecc..);
c) Attivazione del modello analitico per gli elementi strutturali (flag su “Attiva modello analitico” nel
componente)
La giacitura degli assi analitici appartenenti agli elementi strutturali deve rappresentare l’effettiva disposizione
geometrica della struttura porta antenne. In corrispondenza dei nodi analitici che non intersecano il modello
analitico principale, selezionando le aste interessate e modificando le loro proprietà, è necessario aggiungere
collegamenti rigidi (es. collegamento puntoni-palina).
Per la modellazione di pali flangiati dovrà essere utilizzata la famiglia di pali strutturali denominata “Sezioni circolari
cave-Pilastro”. Qualora fosse necessario creare un nuovo tipo, in quanto non presente tra quelli a disposizione, si
utilizzerà la seguente convenzione di nomenclatura: TRONdiametroxspessore (Es: TRON139x8). Nella creazione
del nuovo tipo dovranno essere aggiornati i seguenti parametri: OD, t, W, A.
Per la modellazione dei tralicci potranno essere utilizzate le famiglie di telaio strutturale denominate “Profilati a L,
Profilati doppi a L, Profilato a doppia C”. Qualora fosse necessario creare un nuovo tipo, in quanto non presente
tra quelli a disposizione, si utilizzerà la seguente convenzione di nomenclatura: CAElatoprofiloxspessore (Es:
CAE110x10) o comunque si dovrà andare in continuità con la nomenclatura dei tipi standard di Revit . Nella
creazione del nuovo tipo dovranno essere aggiornati i seguenti parametri: W, A, k, b, d, t, x, y.
Per la modellazione delle fondazioni potranno essere utilizzate le famiglie caricabili fornite da Inwit o quelle presenti
nella libreria di sistema di Revit. Qualora fosse necessario creare un nuovo tipo, la nomenclatura da utilizzare sarà
la seguente: lunghezzaxlarghezzaxprofondità (Es: 1500x1500x800 mm).
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È richiesto che venga definita una pianta delle aree locate rappresentativa delle aree di proprietà di INWIT S.p.A.
Per tutti i siti all’interno del contratto di locazione, che è sempre scaricabile da INWI all’interno dell’apposita
sezione, è possibile rintracciare l’area che al momento della firma del contratto è stata destinata all’antenna e ai
suoi apparati. Nei casi più fortunati, al contratto è stata allegata una pianta dell’immobile o del terreno in cui è
visibile la co-locazione dei mq dedicati al sito, altrimenti nell’intestazione del contratto devono essere sempre
specificati quanti metri quadri sono oggetto di locazione. In questo secondo caso dovremo perciò procedere ad
indicare l’area locata con approssimazione, rimanendo all’incirca sui mq contrattuali, che devono comprendere sia
lo spazio per palina/palo/traliccio sia eventualmente shelter/room/apparati outdoor.
All’interno di Revit va caricato lo schema colori presente nel template settando le varie aree come “INWIT” e si
coloreranno di azzurro automaticamente.
Nei siti raw land spesso l’area è facilmente individuabile visto che è recintata, può verificarsi anche la compresenza
di shelter e apparati outdoor disposti all’esterno, ovviamente andranno conteggiati nell’area locata.
INWIT
50 m²
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Nei siti roof-top laddove gli apparati fossero disposti all’interno di una room sarà necessario impostare le piante
anche di questi ambienti, oltre che dello spazio occupato dall’antenna sul lastrico solare, facendo attenzione che la
somma rispecchi i mq dichiarati nel contratto.
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